Le
condizioni per arrivare a questo obbiettivo :
1/ Il
suolo deve essere vivente, il che significa, avere una buona attività
biologica.
Dunque
il suolo non deve conoscere gli uccisori dell’attività biologica,
ovvero dei diserbanti chimici.
2/ Il
suolo deve ritrovare ciò che è il motore della sua attività
biologica, il «carbone», che io chiamo il «Latte della terra» .
Noi
lavoriamo attualmente
con dei suoli con meno dello 0,5 % di carbone, quando invece i suoli,
per essere viventi e produttivi dovrebbero avere una percentuale dal
3% o 5%.
In
assenza del Carbonio,
non ci sono gli acidi umici e fulvici che sono dietro alla crescita
esponenziale naturale, crescita che potrebbe conoscere anche
l’agricoltura: proprio come le foreste IN BUONA SALUTE che
“costruiscono” Giganti.
3/
Un’attività fogliare
non contrastata da ingredienti chimici, inquinanti dei nostri vini,
che se se dovessero essere venduti per l’assenza di pesticidi,
soltanto ¼ dei vini attualmente nel mercato sarebbero da considerare
consumabili, e quindi commerciabili.
4/ In
cantina una fabbricazione dei vini senza lieviti nè solfiti
aggiunti, che darebbe la possibilità di ritrovare il vero valore del
«Terroir» , attualmente perso a causa della pianificazione
agrochimica.
Fare
dei vini senza lieviti aggiunti
è possibile, a condizione che il suolo ritrovi la sua microbiologia,
indispensabile attività responsabile di tutta la qualità del vino,
che inizia proprio nel suolo.
5/ Il
vino è un liquido fermentato, che soggiace a leggi fisico chimiche,
che possono essere interrotte da inquinamento elettromagnetico,
diverso e vario, che può portare a conseguenze nefaste per la sua
conservazione originale.
I
nostri vigneti di Monte Colombara sono attualmente in conversione, il
suolo era morto a causa dell’utilizzo di diserbanti,
anticrittogamici insetticidi negli anni precedenti.
Dal
2012 le nostre vigne non hanno
però più ricevuto trattamenti chimici di alcun tipo e sono in fase
di conversione biologica.
Le condizioni
delle foglie e dei vigneti sono ora migliorate grazie a dei
trattamenti a base di tisane e piante specifiche.
Il terreno
riceverà il suo primo trattamento di compost vegetale arricchito con
microrganismi puliti, farro, segale e lacto fermentati in OTTOBRE
2013.
a cura di
MICHEL BARBAUD CREATORE
«ORGANIC FOREST»